L' opera d'arte

 

 L'opera  d’arte

 

Non sono né poèta né scrittóre

Non sono  laureato professóre

Provo soltanto a dire ciò che vedo,

Quello che sento dentro e quel che credo.

Le gioie, le amarezze della vita,

Venire al mondo, oppur la dipartita

Comuni a tutti son senza eccezioni

Non è però così per l’emozioni

Che ognuno le descrive a proprio modo

Se non le serra in gola con un nodo.

C’è chi le veste con un dòtto stile

E chi l’espone in forma più infantile.

Il raccontar è come una pittura

Che viva o morta sia la sua natura

Tanto è più bella, tanto di più vale

Se le sue tinte sono al naturale

Ma ci son  anche  “quadri d’autore”

Che per capirli occór esser dottóre!

Sembra che dican nulla a prima vista

Tanto da porre dubbi sull’artista.

Se non fai parte degli intenditori

Non consultar giammài altri pittori

Né personaggi d’alta competenza,

Critici d’arte, uomini di scienza

Costor - ahimé, solitamente accade !-

Ti porteranno a spasso per le strade

Vicoli ciechi, qui e lì un intoppo

Perché nell’òpra, Lor vedranno troppo

Ma quel che lascia muti, esterrefatti

Nel recensir giammài saran compatti,

La verità che appar lampante e tèrsa:

- Ognuno ci  vedrà cosa divèrsa ! -

 

L.G. (8 marzo 2010)

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