Il cane nero

 

 

 

Il “cane nero”, scacciato dal branco perché ormai vecchio, aveva scelto come suo territorio la via Casale, dove persone di buon cuore non gli facevano mancare qualcosa da mettere sotto i denti.

Se ne stava lì giorno e notte, ora a scrollarsi il pelo bagnato dalla pioggia, ora sotto il sole a grattarsi le zecche che lo martoriavano.

Non da tutti del vicinato però era ben sopportato, benché mai abbia lordato le bianche pietre del selciato con i suoi escrementi che puntualmente andava a depositare altrove.

Ma da qualche giorno,verso la fine di giugno, era apparso strano, non mangiava più e camminava mal fermo sulle zampe che sembrava non avessero più alcuna voglia di  sorreggerlo, così che spesso procedeva appoggiandosi ai muri delle case.

Per rizzarsi in piedi faceva un grande sforzo e rimaneva mògio ,mògio per lunghe ore accovacciato con la testa appiattita tra le zampe anteriori distese a sbirciare, dietro le palpebre socchiuse, chi passava.

Rimaneva imperterrito al centro della strada, incurante persino delle auto che avrebbero potuto passargli sopra così che per evitarlo si era costretti a tornare indietro in retromarcia.

Vedendolo così malconcio, c’era chi pietosamente lo coccolava chiedendogli cosa si sentisse, quasi aspettandosi una risposta.

Qualcuno disse che “era alla fine“, che aveva le ore contate e che molto probabilmente non avrebbe superato la notte.

Qualche altro aggiunse che in tal caso sarebbe stato un problema togliere la sua carogna dalla strada … occorreva uno “stomaco di ferro” per tale operazione !

Il “cane nero”, l’amico dell’uomo che il più delle volte non sa essergli amico, forse sentì quelle parole , alzò appena la testa, dette un ultimo sguardo attraverso i suoi occhi ormai annebbiati e parve dire :

- Non abbiate timore, non vi darò alcun fastidio ! Noi bestie sappiamo morire in un modo molto più dignitoso di voi umani e quando ci accorgiamo di essere prossimi alla fine, com’è usanza fra la nostra specie , ci avviamo là dove non giungono sguardi indiscreti !

Dal giorno seguente il “cane nero” non fu più visto in via Casale e la gente ancora si chiede dove sia andato a morire !    

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